Il futuro della mobilità passa per sostenibilità, innovazione e collaborazione. Il 16 dicembre, Termoli sarà il palcoscenico di una conferenza dedicata alle nuove tendenze della mobilità sostenibile, con un focus sull’impatto ambientale, sociale e sul ruolo fondamentale degli Open Data.
Organizzato dal GAL MARE Molise Costiero in collaborazione con Confindustria Lecce ed ENVIO (AL), il workshop fa parte del progetto europeo ROUTE, nato per favorire la cooperazione transfrontaliera e sostenere la transizione verso modelli di sviluppo più rispettosi dell’ambiente.
La giornata avrà inizio alle 10.30, con un caffè di benvenuto per i partecipanti, e si concluderà alle 16.00 con le considerazioni finali. Durante il workshop, esperti e rappresentanti di istituzioni pubbliche e private si alterneranno in due sessioni di approfondimento:
- Il ruolo della comunità locale
- Come scuole, agenzie formative e comunità possono contribuire a promuovere programmi sostenibili.
- Strategie e strumenti per lo sviluppo sostenibile
- Focus sui piani strategici e sulle politiche per ridurre le emissioni di CO2, con uno sguardo ai contesti transfrontalieri.
Un’attenzione particolare sarà dedicata agli Open Data, considerati strumenti chiave per progettare modelli di mobilità innovativi e inclusivi. Grazie alla loro capacità di rendere disponibili informazioni utili in modo trasparente, gli Open Data stanno trasformando il concetto stesso di sostenibilità.
Il workshop è un’occasione per comprendere meglio le dinamiche della transizione ecologica, esplorare nuovi modelli di mobilità e analizzare il ruolo di ciascun attore – pubblico e privato – nel favorire la riduzione delle emissioni climalteranti.
Inoltre, alle ore 13.00 è previsto un rinfresco per consentire ai partecipanti di scambiarsi idee e opinioni in un clima conviviale.
Il workshop di Termoli è parte del progetto ROUTE, finanziato dall’Unione Europea attraverso il programma Interreg IPA South Adriatic 2021-2027. Questo progetto mira a creare una rete collaborativa tra i territori del Sud Adriatico, promuovendo modelli di mobilità sostenibile che tengano conto delle peculiarità sociali, ambientali e culturali delle aree coinvolte.